Significato del Segno del Capricorno
Motti
“Che l’ambizione governi, e la porta sia aperta” (Ordinario)
“Mi perdo nella luce superna e a quella luce volto le spalle” (Evoluto)
Alcuni degli aspetti più profondi dell’astrologia centrata sulla
Coscienza, si celano dietro i simboli e le esperienze del Capricorno.
Sulla ruota ordinaria, l’ambizione spinge il Capricorno al risultato. In
questo Segno infatti, sono sempre presenti la porta all’Iniziazione e
la libertà di servire l’umanità con un atteggiamento di consapevolezza
amorevole, ma la paura e l’istinto inducono il Capricorno a credere che
la libertà si acquisti attaccandosi alla forma.
Il passaggio che deve compiere il nativo del Segno è legato al
superamento dell’illusione materiale, con la rivelazione della realtà
Spirituale. Come indica il motto evoluto, l’Iniziato del Capricorno,
totalmente centrato sulla Coscienza, può rimanere nella coscienza
dell’Amore Divino, ma la chiamata al Servizio, è così forte che “volta
le spalle” allo stato di quiete e riposo celeste e si reincarna per
continuare a servire l’umanità.
Il Capricorno come Segno di terra è in sintonia con la materialità
pratica, tanto che la prova ad esso riservata è quella di dover
rinunciare a tutto questo per una “luce” astratta e indefinita. Questa
prova serve per verificare il livello Spirituale conseguito ed è una
prova mossa da Saturno, che è il reggitore planetario del Segno del
Capricorno e come uno dei più potenti Signori del Karma, costringe
l’uomo ad affrontare il suo passato per prepararsi nel presente, in modo
da essere capace di tracciare il futuro.
In questo Segno l’individuo vede il Guardiano della Soglia,
rappresentato dal suo passato e, davanti a sé, l’Angelo della Presenza,
la luce dell’Anima. Per compiere questo passaggio la lotta interiore è
tremenda.
Le note che caratterizzano il segno del Capricorno sono la serietà,
la dignità, la responsabilità, l’onore, il dovere, la lealtà, il
coraggio, la protezione dei deboli, il mantenimento della parola data e
la ricerca della perfezione.
Anche a livello elevato, i nativi del segno non sono espansivi (sono
riservati ed interiori): infatti il Capricorno non è capace di amare,
nel senso che ama in modo distaccato ed introverso, soffre nel ricevere
perché vorrebbe sempre dare.
Il Capricorno è un punto di arrivo, quindi di conclusione di un
ciclo, di morte e di rinascita e soprattutto è un segno di solitudine.
La cristallizzazione, infatti, è il pericolo maggiore per il Capricorno.
Raggi e pianeti
Il Capricorno è governato da tre Raggi potenti (I, III e VII) ai
quali Venere (suo reggitore insieme a Saturno) aggiunge il V, tutti
Raggi freddi e mentali.
La croce cardinale aggiunge in modo leggero il IV e VI Raggio, ma manca completamente il II Raggio dell’Amore e Saggezza.
Il Capricorno, quindi ama in modo distaccato, riservato ed
introverso, non comunica il suo amore e non lo dimostra. Soffre nel
ricevere amore perché vorrebbe essere sempre lui a dare, però lo fa in
maniera mentale, mai emotiva.
Il reggitore planetario esoterico ed exoterico per il segno del Capricorno è Saturno.
Dal punto di vista dell’Anima è il pianeta che richiama le prove come
possibilità di sciogliere quei “nodi” che impediscono la piena
espressione della Luce che risiede in ognuno di noi.
Quindi, Saturno è il pianeta che permette un maggiore allineamento e integrazione dell’Anima con la personalità.
Dal punto di vista dell’evoluzione della Terra, Saturno è detto anche
“il precettore della Terra”, ovvero, è colui che ha il compito di
educarla perché diventi un pianeta sacro, conosce infatti le Leggi
Spirituali e le fa rispettare.
Quindi ha il compito di infliggere prove e occasioni, finché la Terra
non sarà in grado di superare il piano emotivo e di accedere
all’Intelligenza Attiva.
Il Simbolo del Capricorno
Il Capricorno è uno dei Segni più difficili da studiare, perché è il più misterioso.
Il suo simbolo è volutamente indecifrabile e velato ed è chiamato “la
firma di Dio”, in quanto ha una potenza che l’uomo non è ancora in
grado di reggere.
Inizialmente era rappresentato come una sirena, poi fu rappresentato come il capro con la coda di pesce simbolo dell’Atlantide.
Ora, questo simbolo è cambiato ed ha acquisito una forma più astratta ed è dotato di una potenza molto forte.
Nello Zodiaco vi sono tre animali che hanno le corna: l’Ariete, il Toro e
il Capricorno; quest’ultimo nasconde il simbolo dell’Unicorno, che
rappresenta la dualità superata, cioè l’Iniziato. Va ricordato, infatti,
che l’Iniziazione è sempre legata a questo Segno.
Anche la “vetta della montagna” simbolizza l’esperienza iniziatica,
il luogo in cui si entra in profondo contatto con i “Misteri dello
Spirito”.
Per scalare una montagna, infatti, ci vuole una disciplina straordinaria, come per conquistare vette interiori.
Fatica di Ercole collegata al segno: “L’uccisione di Cerbero, il guardiano dell’Ade”
Ercole doveva passare la decima porta.
Il Maestro gli disse: “Mille pericoli, o Ercole, hai superato e molto
hai conseguito. Ora possiedi saggezza e forza. Vuoi tu usarle per
liberare chi da lungo tempo è in agonia ed è preda di grandi e
incessanti sofferenze?”
Il Maestro toccò la fronte di Ercole e all’altezza del suo terzo
occhio apparve un’immagine: un uomo si trovava steso su una roccia e
gemeva come se il suo cuore stesse per spezzarsi. L’uomo era incatenato e
un avvoltoio beccava il suo fegato. L’uomo, spesso, alzava le mani
verso il cielo per chiedere aiuto, ma le sue grida si perdevano nel
vento.
L’immagine sparì dalla mente di Ercole ed il Maestro gli disse che
l’uomo incatenato era Prometeo, che si trovava in quella posizione da
molto tempo, in quanto era immortale.
Il Maestro spiegò ad Ercole, che Prometeo aveva rubato il fuoco al
cielo e per questo era stato punito, ed aggiunse: “Come Prometeo, o
Ercole, ti viene chiesto di divenire un salvatore. Discendi dunque nelle
profondità, cercalo e liberalo dalle sue sofferenze”.
Ercole si incamminò ed attraversò con definizione la decima porta.
Cominciò a discendere, spingendosi sempre più in basso. L’atmosfera
diventava sempre più soffocante e l’oscurità sempre più intensa. Ma la
sua volontà era ferma.
Proseguendo il suo cammino arrivò fino al fiume Stige, che le anime dei defunti devono attraversare.
Quando Caronte, il traghettatore infernale, vide Ercole, si spaventò
molto, in quanto il suo aspetto era umano e per questa paura lo portò
subito dall’altra parte della riva.
Ercole continuò il suo percorso fino ad arrivare alla corte di Ade
(Plutone), il re che governava gli inferi. Ade gli disse che il sentiero
per arrivare a Prometeo era custodito da un mostro chiamato Cerbero, un
cane a tre teste, su ognuna delle quali erano presenti dei serpenti
arrotolati.
Ercole continuò il suo cammino e incontrò il cane con tre teste; udì
il suo abbaiare pieno di rabbia; ringhiando, il mostro feroce attaccò
Ercole. Egli lo afferrò per la gola principale e lo strinse molto forte e
progressivamente prese il controllo su di lui. Dopo aver battuto il
mostro a tre teste, Ercole proseguì il suo cammino e andò verso Prometeo
che era ancora, come era stato visualizzato nell’immagine, incatenato
alla roccia e si lamentava molto per il dolore che stava sentendo.
Ercole spezzò le catene e lo liberò, dopodiché avendo svolto il suo
compito, tornò verso casa. Quando raggiunse nuovamente il mondo dei
viventi, si trovò di fronte al suo Istruttore che disse: “La Luce ora
risplende nel mondo delle tenebre, il lavoro è fatto. Riposati, figlio
mio”.
Non è facile interpretare simbolicamente questa Fatica, probabilmente
perché il Capricorno, dice il Maestro Tibetano, è uno dei segni più
difficili a descriversi ed è anche il più misterioso.
Una delle versioni del mito pone l’enfasi sulla discesa agli inferi
per liberare l’umanità (nella figura di Prometeo incatenato e
torturato). Un’altra, dà più importanza a Cerbero che talvolta viene
ucciso; altre volte Cerbero viene condotto sulla superficie della terra.
Un’altra lettura è legata al fatto che secondo il Credo cristiano, il
Cristo Gesù “discese negli inferi”. Il Suo amore inclusivo comprendeva
anche le cosiddette ‘‘anime perdute”.
Si dice che quando il nato in Capricorno offre in ginocchio il suo
cuore e la sua vita all’Anima, cioè quando sarà un iniziato, potranno
essergli affidati i segreti della vita e i più alti poteri.
Poniamo l’attenzione su Cerbero, guardiano dell’Ade, cane a tre
teste, dall’abbaiare furioso e con i serpenti che circondano il suo
corpo e formano la sua coda.
Le tre teste simboleggiano la sensazione, il desiderio e le buone intenzioni.
Il desiderio è nel centro, la sensazione che caratterizza tutti gli
impatti da un lato, la terza testa delle buone intenzioni non
considerate a fondo e mai realizzate sull’altro lato. Fin dagli antichi
tempi si diceva, infatti, che: “L’inferno è lastricato di buone
intenzioni”.
Ercole afferrò per prima la testa centrale, perché essa è la più
importante. Il desiderio, infatti, sottostà a tutte le sensazioni, cerca
di esprimersi e in tal modo ottenere soddisfazione nel mondo esterno.
Altro elemento che caratterizza Cerbero è la coda, fatta di serpenti,
che rappresentano tutte le illusioni che impediscono il progresso della
vita Spirituale.
“
La materialità che ci mantiene ancorati nei livelli inferiori;
la natura psichica inferiore che provoca un gran numero di disastri; la
paura incondizionata e irrazionale; la paura dell’insuccesso e del
fallimento che trattiene tante persone dall’essere attive, fomentando
solo l’inerzia che, ci viene detto, è la grande colpa degli aspiranti e
dei discepoli.
Ercole afferrò Cerbero per la testa di mezzo e lo neutralizzò poiché
tutti gli dei solari si occupano dei problemi dell’umanità e scendono
solitari nell’inferno per salvare l’umanità; tutti gli dei solari sono
nati nel segno del Capricorno.” (Da Le Fatiche di Ercole, A. Bailey, pag. 85).